4 consigli per sopravvivere al tuo primo anno da madre

Il primo anno con un bambino, che tu sia una neo mamma o ormai non più alle prime armi, è pieno di gioie ma allo stesso tempo anche di lacrime e paure. L’arrivo di un nuovo membro nella famiglia si porta via tutto il tuo tempo personale. Lo realizzi in un istante mentre cerchi di stare al passo con la tua nuova vita sopravvivendo nonostante il pochissimo sonno.

È probabile che il rapporto con il tuo partner ne abbia risentito (per essere precisi c’è il 67% di probabilità in più che accada rispetto a prima).

Non dimentichiamo poi l’ottovolante di emozioni a cui ogni mamma è sottoposta nei primi mesi (gli ormoni di sicuro non aiutano!) e ecco ottenuto la ricetta perfetta per il disastro.

Non voglio però farti deprimere: ci sono anche tanti tanti momenti speciali e belli, lo giuro.

Ho presto imparato che la maternità è tutta una questione di condivisione. Mi riferisco sia alla corsa sfrenata tipica di un genitore che io ho avuto la fortuna di condividere con mio marito ma anche ad ogni boccone che ho (letteralmente) condiviso con il mio bambino.

Si dice che “come mamma, il tuo mondo diventa più piccolo ma molto più ricco” e io personalmente mi sono trovata a concordare con questa frase. 

E per tornare al tema della condivisione, ecco 4 consigli per sopravvivere al primo anno di maternità (ma anche negli anni seguenti). 

1. Diventa un'ottimista

Tante cose della vita quotidiana con un neonato possono essere frustranti o opprimenti, specialmente se anche tu sei un po’ maniaca del controllo come me (posso giurare che prima di avere figli ero molto più rilassata!).

Ma, non so quando esattamente nella mia vita, ho scoperto che quando le cose non vanno esattamente come le ho pianificate mi sento persa. Mi sale l’ansia e mi sento in balia degli eventi. 

Come puoi immaginare è praticamente impossibile controllare le giornate quando si ha un neonato per casa

Mentre io impazzivo, mio marito viveva alla giornata mantenendo quella base di ottimismo tanto tipica dei padri.

E sai una cosa? Alla fin fine aveva ragione lui! Perché ogni fase scorre via talmente veloce che quello che oggi ti preoccupa maggiormente la prossima settimana sarà un lontano ricordo.

2. Impara ad adattarti

Non sai quante volte nel primo anno di vita di mio figlio ho pensato “Ci siamo! Finalmente abbiamo trovato il nostro ritmo. Se riusciamo a mantenerlo siamo a cavallo!” Poi è successo che un giorno ha rifiutato di dormire alla mattina e un altro è arrivato 45 minuti in ritardo per il pranzo perché il papà l’aveva portato a spasso. E sai una cosa? Si è adattato senza tanti problemi.

Ora non lo dire a mio marito, ma il fatto che lui ogni tanto uscisse dai miei rigidi schemi è stato utile a tutti. 

Ha insegnato a me che il mio piccolo è in grado di essere flessibile e di poter sopportare dei ritmi diversi una volta ogni tanto. Un’altra cosa che ho imparato è che tutto è sempre in evoluzione. Niente resta tale e quale per sempre, soprattutto nel primo anno di vita di un bambino.

Coliche, problemi ad avviare l’allattamento in modo corretto, costipazione… tutto passa!

Quando ti sembra che la tua vita non ti appartenga più (lontani sono i giorni in cui potevi farti una bella doccia calda in totale solitudine!), ricorda a te stessa che “tutto passa”.

3. Acetta tutti gli aiuti che ti vengono offerti

Dopo la nascita di un bambino si è sommersi dalle attenzioni di famigliari, amici e conoscenti. 

All’improvviso tutti quelli che conoscevo mi scrivevano un messaggio, mi chiamavano oppure si offrivano di portare cibo. Per non parlare dei regali!

Non potevo credere che così tante persone gioissero insieme a me di questo momento. Non fraintendermi, so di avere una famiglia fantastica e amici meravigliosi. Ma mi sorprese questo fiume in piena di gioia che mi si riversò contro!

Ora capisco che, soprattutto chi è già genitore, sa quanto siano nebbiose quelle prime settimane in cui si ha appena il tempo di cambiarsi, figuriamoci preparare una cena.

Se penso alle prime settimane dopo l’arrivo dei miei figli, non posso non sentire l’odore delle lasagne di mia suocera, o il rumore dell’aspirapolvere che mia mamma veniva a passare per casa mentre io allattavo

Tutte queste attenzioni mi hanno aiutato a non isolarmi in quei primi giorni e a sentirmi ancora parte di una famiglia (di sangue o per scelta che essa fosse).

Non rifiutare le offerte che ti verranno fatte. Lascia che tua madre o tua suocera portino il piccolo a fare una breve passeggiata e riposa o approfittane per farti una bella doccia (finalmente di nuovo sola in bagno!).

4. Non isolarti

Dopo la nascita dei miei figli mi sono praticamente barricata in casa per quasi un mese. Nel mio caso ho avuto grossi problemi a far partire l’allattamento ma ogni madre può avere motivazioni diverse e del tutto personali.

A dirla tutta ero sopraffatta dalle novità. Per fortuna la mia famiglia e i miei amici non hanno mai smesso di cercarmi. Mi hanno tenuta coi piedi per terra.

Cerca di sentire qualcuno ogni giorno. Non fare la timida e frequenta altre mamme (online o dal vivo). Confrontarsi con chi sta vivendo o ha vissuto la tua stessa esperienza aiuta tantissimo. 

Cerca di uscire all’aria aperta ogni giorno. Non solo farà bene a te, ma anche al tuo piccolo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *